Sabato 24/02 il gruppo giovani UP sfreccia mattiniero e già energico nell’entusiasmo verso una delle città più amate e straordinarie al mondo: Venezia. Da Mestre il treno ci conduce comodamente alla stazione di Santa Lucia dove ci accolgono un inaspettato sole primaverile e il corpo della Santa, posta nella chiesa a lei dedicata vicina alla stazione. Una preghiera a colei che è tanto attesa dai piccini (e non) bergamaschi ogni 13 dicembre benedice il nostro pellegrinaggio di due giorni.
Tra le famose viuzze, i ponticelli e i sottoporteghi che stupiscono chi di noi passava per la prima volta, attraversiamo l’isola e raggiungiamo piazza San Marco dove ci attende Elisa: amabilissima e fantastica guida volontaria dell’episcopato che ci racconta la Storia del martire trafugato dalla lontana Alessandria per furbizia di mercanti veneziani e della nascita della Basilica con illustrazione dell’architettura, delle decorazioni delle cupole e degli affreschi dei maestri veneziani dell’epoca, nonché la pregiatissima pala talare. Grazie ad inaspettati lasciapassare meglio che la priority in aeroporto saliamo in balconata e godiamo di una delle viste più belle sulla piazza, il campanile e lo sbocco al mare dove immaginiamo il probabile arrivo di Papa Francesco che ha annunciato prossimamente la sua visita alla città. Pranzo al volo, saluto all’amico don …. prete bergamasco che gestisce ben 5 parrocchie nel centro e via al Fondaco dei tedeschi dove dall’alto del terrazzo del suo centro commerciale concede una bellissima vista sul ponte di rialto e il canale grande. Sgambettiamo poi alla Basilica di Santa Maria della Salute, voluta dalla Serenissima come preghiera e ringraziamento a Maria per preservare la città dalla terribile peste del XVII secolo, dove la guida Laura, altra volontaria della chiesa nonché veneziana doc come Elisa, ci racconta la Storia della Chiesa e ci illustra i quadri di alcuni famosi artisti (Tiziano, Tintoretto..) negli altari laterali.
Siamo pronti per una sfida a due gruppi a colpi di click, una caccia al tesoro fotografica preparata a sorpresa dai neosposi del gruppo Sara&Simone che hanno ideato così un modo divertente per raggiungere alcuni luoghi tesori interessanti della città e immortalarli nella memoria umana e digitale (stele del pane, palazzo tetta, Migranti child di Bansky, pietra rossa della peste, libreria acqua alta…).
Bonus per il gruppo dei numeri 1 per aver attraversato il Grand Canal con la gondola traghetto e aver (forse) aiutato alcune signore veneziane a trovare la casa nativa del famoso pittore Hayez. con il vaporetto raggiungiamo l’ostello sull’isola della Giudecca che ha riservato una camerata solo per noi: quanta emozione, vivacità e bellezza in un solo giorno, condividiamo tutto davanti ad una buona pizza, ma non prima di un tradizionale e immancabile spritz.
La domenica comincia per qualcuno con le lodi, qualcuno con uno zig zag di corsa e qualcuno direttamente con la colazione. Per tutti appuntamento alla Santa messa alla Chiesa del Santissimo redentore, dove ci accolgono i frati cappuccini del convento che gestisce la famosa chiesa del Palladio. Frate Andrea celebra con Don Omar e attraverso il vangelo di Marco sulla trasfigurazione nella seconda domenica di quaresima ci invita a cercare la bellezza, ma a tenere ben presente che ognuno di noi è bellezza nel cercare la propria strada. Dopo una breve visita al convento dove vivono in comunione 25 frati raggiungiamo l’isola di Murano patria della lavorazione del vetro, per poi visitare la più piccola e distante isola di Burano che stupisce per i colori variegati e accesi delle case dei pescatori. Rientrati dal vaporetto qualcuno tra i più attenti nota che la bassa marea ha scoperto ciò che prima era sommerso dal mare; ne approfittiamo per visitare la suggestiva cripta sotterranea della chiesa di San Zaccaria. Qui il nostro pellegrinaggio si conclude, lasciandoci nel cuore i momenti condivisi insieme e la bellezza dentro e fuori di noi che, come a Venezia, riaffiorera’ sempre.
Enrico Piccinini
All’alba di sabato 24 febbraio, quando il sole stava per sorgere timido all’orizzonte, il Gruppo Giovani dell’Unità Pastorale è partito per raggiungere una delle città più affascinanti al mondo: Venezia.
La prima tappa, una volta arrivati in centro, è stata la magnifica Basilica di San Marco, con visita alla Pala d’oro e al Museo di san Marco. Grazie all’Ufficio per la pastorale del Patriarcato con la quale ci eravamo messi in contatto nei giorni precedenti, abbiamo avuto il privilegio di essere accompagnati da una guida fantastica, Elisabetta, che con passione ed estrema chiarezza ha sottolineato l’aspetto biblico-iconografico e simbolico-liturgico dei mosaici, valorizzando le tradizioni spirituali e culturali tipiche della città dei Dogi.
Dopo un pranzo veloce all’insegna dello street food veneziano, con tappa al Fondaco dei Tedeschi per una vista memorabile del Canal Grande, siamo passati a salutare Don Roberto Donadoni, sacerdote bergamasco che da tanti anni è parroco di diverse parrocchie in laguna. Successivamente ci siamo diretti verso un’altra gemma architettonica, stavolta in zona Punta della Dogana: la Basilica di Santa Maria della Salute. Anche qui una guida attenta e scrupolosa, Laura, ci ha accompagnato raccontandoci la storia della chiesa sorta come ex voto alla Madonna da parte dei veneziani per la liberazione dalla peste che tra il 1630 e il 1631 decimò la popolazione della città.
Più tardi ci siamo messi alla prova in una divertente caccia al tesoro fotografica per le calli e i canali di Venezia. Tra scatti e sorrisi, abbiamo esplorato angoli nascosti ed insoliti di questa città unica al mondo, perdendoci (infinite volte!), scambiando qualche battuta con dei veneziani doc e addirittura qualcuno è riuscito a salire per un breve tratto su una gondola!
La sera ci siamo diretti con il vaporetto verso l’isola della Giudecca, dove ci attendeva l’ostello che ci avrebbe ospitato per la notte, e soprattutto una delle pizzerie migliori di tutta la zona!
Il mattino seguente, dopo una colazione abbondante e dopo esserci preparati per affrontare al meglio la nuova giornata, ci siamo recati alla vicina Basilica palladiana del Santissimo Redentore per prendere parte alla Santa Messa. L’atmosfera solenne e la luce che si irradiava dalle finestre ci han riempito di pace e serenità, mentre l’architettura stupefacente della chiesa ci ha lasciato senza parole.
Dopo la Messa, grazie a Padre Sergio e alla sua testimonianza abbiamo avuto l’opportunità di visitare il Convento dei Frati Cappuccini, un luogo ricco di storia e spiritualità che pare sospeso nel tempo.
Non potevamo poi non visitare le isole di Murano e Burano, famose in tutto il mondo per le loro tradizioni artigianali e i colori vivaci delle loro case. Tra le botteghe dei maestri vetrai di Murano e le pittoresche stradine di Burano, abbiamo respirato l’atmosfera autentica di queste comunità lagunari, sempre accompagnati dal sole e da un clima quasi primaverile.
Con il cuore colmo di ricordi preziosi e la mente piena di emozioni, abbiamo poi salutato Venezia e fatto ritorno a casa. Questi due giorni sono stati un viaggio indimenticabile, un’esperienza di condivisione e di amicizia che rimarrà impressa nei nostri cuori per sempre. Grazie Venezia per averci regalato momenti di pura magia e bellezza.
Simone Gritti