C’è una processione che continua da 165 anni!
A Lourdes la gioia degli ammalati è raggiante, in un mondo dove per la fragilità non c’è spazio ci viene assegnato il compito di essere segno, ci viene chiesto di mettere gli altri al “centro dei nostri affari”, di saper ascoltare e testimoniare la vera gioia che viene da un sentire profondo che ci fa gustare e gioire della bellezza della vita, in ogni caso, dello stare insieme, del sostenerci a vicenda, sempre. Alla base di questo sentimento profondo c’è la presenza di Dio, il suo amore accogliente, misericordioso, paziente ed esuberante. Lourdes è un inno alla gioia, quella vera che consuma il cuore. Noi dell’Unitalsi eravamo là, abbiamo vissuto e sentito questa grande gioia, abbiamo lasciato parlare il cuore e adesso, tornati nelle nostre parrocchie, nei nostri ambienti di ogni giorno, nelle nostre famiglie, dobbiamo essere davvero capaci di invitare altri ad andare là, lasciando trasparire dal nostro invito un sentimento di grande felicità per essere stati testimoni di un evento così bello e così straordinario che, solo ricordarlo, fa stare bene; ci sono pagine nella vita che fanno invidia al tempo perché le puoi rileggere ogni giorno nel cuore. Il pellegrinaggio a Lourdes è una di queste.
Il gruppo Unitalsi di Casazza
