In questi giorni, c’è un gran parlare del CRE! Non è dovuto solamente alle iscrizioni dei ragazzi/e e quindi sulla necessità di compilare il modulo predisposto. Siamo nel tempo in cui si parla del senso del Cre dentro il nostro territorio.
È fondamentale porsi questa questione di fondo, poiché il Cre non è un parcheggio estivo, un luogo dove lasciare per qualche ora i ragazzi/e, ma è tutt’altro!
Ritorna forte, allora, la questione del motivo e dello stile del CRE. Non tutti i Cre sono uguali, molti offrono proposte diversificate. In questi ultimi anni assistiamo ad una variegata presenza di luoghi estivi dagli esiti formativi poliedrici. Dai Cre nelle fattorie, a quello Outdoor, a quello Green e chi più ne ha, più ne metta!
Per l’oratorio e quindi per la comunità cristiana il centro estivo è un luogo di CURA! Non a caso quest’anno il tema scelto dalle diocesi lombarde è proprio questo. Per noi cristiani il Cre è il tempo non delle mille attività da proporre in maniera convulsiva, così da iper stimolare continuamente i nostri ragazzi, ma il luogo della crescita all’insegna della cura e nel servizio agli altri! Abitando gli spazi e i tempi che contraddistinguono l’estate.
Ci si prende cura gli uni degli altri perché solo così si può crescere, dentro un contesto tribolato che è quello societario in cui ci troviamo a vivere. È la cura di sé stessi, della comunità e delle istituzioni, del creato che ci sta attorno e dello sguardo mondiale che siamo chiamati ad amare!
Allora scegliere il Cre non è solo questione di comodità abitativa o di attività ludiche, ma di uno stile che sempre più ha il volto del Samaritano, che si fa prossimo e si china sull’umanità chiedendo “dove sei?”… “dove è tuo fratello?”.
Il cammino degli animatori del Cre in questo mese è terminato, la formazione è finita! Nello zaino estivo abbiamo gli studenti adeguati, le giuste coordinate per affrontare il lungo mese estivo!
Il nostro grazie va ai coordinatori e animatori che insieme, prendendosi cura e stimandosi hanno fatto gruppo! Possa ora il tempo estivo essere occasione per camminare ad occhi aperti da credenti e fratelli nello spazio delle nostre comunità ecclesiali e sociali.
don Omar