Come ogni inverno, anche quest’anno i ragazzi dalla prima media alla prima superiore sono partiti per vivere qualche giorno in compagnia, tra divertimento, momenti di riflessione e visita di una delle città più belle di Italia. Ecco qua il racconto del primo camposcuola 2024!
Ancora un po’ assonnati ma molto carichi, alle 5.30 di mattina del 2 gennaio eravamo tutti pronti sul pullman, per un viaggio che ci avrebbe portato sulle orme di San Francesco e di Santa Chiara.
La prima tappa del nostro viaggio è stata il Santuario di Rivotorto, che custodisce il tugurio, ovvero il luogo dove san Francesco e i suoi primi compagni si stabilirono per pregare e meditare, introducendo così la figura che ci avrebbe accompagnati per i seguenti giorni.
Arrivati nella parte bassa di Assisi, dopo la pausa pranzo, ci siamo invece spostati nella basilica di Santa Maria degli Angeli. Anche questa al suo interno nasconde un’altra piccola chiesa, la Porziuncola, dove abbiamo potuto vivere un primo momento di riflessione e di preghiera. La Porziuncola infatti è uno dei luoghi francescani più significativi: tra le sue mura, san Francesco comprese la sua vocazione, accolse santa Chiara e i primi frati, ricevette il Perdono di Assisi. La prima giornata è così volta al termine, con un momento di giochi serali.
Per il giorno successivo il programma prevedeva la visita della parte alta di Assisi, iniziando dalla Chiesa di San Damiano, dove Santa Chiara fondò l’ordine delle Clarisse. Ci siamo spostati poi alla Basilica di Santa Chiara, nella cui cripta è conservato il corpo della Santa e, dopo pranzo, verso il simbolo della città di Assisi e della sua storia, ovvero alla basilica di San Francesco, dove ci siamo dedicati ad un momento di messa e riflessione. Prima di tornare in albergo abbiamo fatto un’ultima tappa, al santuario delle Spogliazioni, dove è conservato il corpo del beato Carlo Acutis, la cui storia sta accompagnando la catechesi dei ragazzi di prima e seconda media.
Tornati in albergo, abbiamo concluso la serata con altri giochi, per poi andare a letto a ricaricare le energie per l’ultimo giorno. L’indomani infatti abbiamo preso il pullman verso la tappa conclusiva del campo, ovvero il santuario di La Verna, costruito sul monte in cui San Francesco si ritirava in preghiera e luogo dove egli ricevette il dono delle stimmate. Qui abbiamo partecipato alla messa, e dopo pranzo siamo ripartiti verso Casazza.
È stato sicuramente un campo scuola diverso da quelli a cui siamo abituati ma pieno di momenti significativi che, vissuti insieme ai nostri amici, hanno trasformato questa nuova esperienza in qualcosa di indimenticabile.
Lisa Lodi