Sono passati due anni, da quando, per la prima volta entrai in questa grande casa. Conoscevo ben poco di queste zone, a tal punto che i nomi delle nostre quattro parrocchie risuonavano solo come una serie di lettere, una accanto all’altra. È un po’ come quando i bambini imparano a parlare. Se all’inizio M-A-M-M-A erano solo segni e suoni sconosciuti, crescendo scoprono, dietro a quelle lettere, un volto. In questi due anni, tutte le persone incontrate, le storie ascoltate, i passi fatti insieme, hanno dato volto a queste quattro parrocchie.
Difficile trovare parole da dire, se non un grazie e un augurio. Un grazie, perché mi avete accompagnato e sostenuto negli ultimi anni di cammino. Un grazie perché mi avete accolto e fatto sentire “di famiglia”. Mi avete insegnato tante cose, ma una in particolare: “una cosa importante ti chiederà la gente, che tu ci sia e voglia loro bene”. Ora, sono convinto che, non c’è teologia così convincente che possa eguagliare quella teologia donata in una relazione. L’affetto, la fiducia e la condivisione di vita, diventano terra feconda per crescere insieme nella fede, sulla via della Verità e della Pace.
Infine un augurio, che esprime tutta la mia riconoscenza e stima. Anche qui sarebbero tante le cose belle da augurare. Una, però, ha avuto la forza di cambiare la mia vita: augurarci, da fratelli, di sperimentare la cura e l’amore di Dio per tutto il cammino. Chi me lo aveva augurato, oramai anni fa, mi ha fatto un regalo grandissimo. E ora vorrei che, anche voi, possiate sentirvi coinvolti in questo augurio, che vi consegno con queste parole, ricordatemi il giorno della mia prima messa da oltreocèano: “Sia la strada al tuo fianco, il vento sempre alle tue spalle, che il sole splenda caldo sul tuo viso, e la pioggia cada dolce nei campi attorno e, finché non ci incontreremo di nuovo, possa Dio proteggerti nel palmo della sua mano.”
Buon viaggio a tutti e ricordate che se passaste da Terno d’Isola la porta è aperta!!
don Marco Nicoli