“E’ l’Amore che conta” è stato il macro-tema che ha accompagnato la proposta delle nostre Parrocchie rivolta alla fascia d’età dai 18 ai 35 anni, alla quale hanno aderito circa una ventina di Giovani nel corso dell’anno.
Gli incontri, con cadenza mensile, oltre all’immancabile momento conviviale (la pizzata in oratorio ormai è appuntamento fisso!), sono sempre stati introdotti da una testimonianza, un filmato, una canzone, una lettura che sono stati poi motivo e pretesto per un confronto vivace e profondo, caratterizzato da riflessioni e da racconti di esperienze.
Il valore aggiunto di ogni serata è stato infatti il condividere da parte di ciascuno un pezzetto della propria vita, per arricchire il dibattito e soprattutto gli altri.
Nonostante si provenisse da realtà e contesti simili ma pur sempre diversi, nonostante ci fossero anche età diverse e quindi diverse fasi di vita rappresentate dato che molti di noi sono studenti, altri stanno per affacciarsi al mondo del lavoro ed altri ancora sono praticamente prossimi alla pensione o quasi (:P), la diversità non è mai stata un ostacolo, ma si è rivelata una preziosa occasione di scambio. E in una società sempre più veloce, in cui il tempo sembra non bastare mai, prendersi una piccola pausa dal mondo, ritrovarsi ad ascoltare le opinioni ed i punti di vista degli altri ed essere a nostra volta ascoltati senza alcun pregiudizio non è affatto scontato.
Il filo conduttore dell’Amore, quello con la A maiuscola, è stato in grado di legare i vari aspetti della quotidianità che via via abbiamo snocciolato, sia per le tematiche più personali che di carattere comunitario e che riguardano la sfera sociale. Alcune delle riflessioni nate in questi incontri sono state ad esempio la ricerca del significato dell’essere giovani cristiani nel nostro tempo, il porsi davanti ai temi etici e morali che caratterizzano il dibattito pubblico, la traduzione del messaggio di Amore e Carità contenuto nel Vangelo in qualcosa di concreto. Ed è anche grazie a queste domande che sono nate delle opportunità per mettersi nel nostro piccolo in gioco, come in occasione dell’animazione della Veglia del Venerdì Santo e del pellegrinaggio a Torino (di cui non spoilero nulla perchè raccontato in un altro articolo!).
Insomma, è stato un anno davvero ricco e prezioso, in cui ognuno ha avuto modo di riscoprire il valore dell’incontrarsi e dello stare insieme. Al punto da esserci già mossi nell’organizzare occasioni di incontro anche durante questo periodo estivo, come escursioni in montagna o serate a tema, per non “disperderci” e continuare a coltivare le vecchie o nuove amicizie che in questi mesi si sono consolidate.
“Dove due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro” (Mt 18,15-20), e noi ci proviamo.
Simone e Marco